Estradizione: sempre vietata in caso di pena di morte

Di Alessia Strigini -

The extradition for accusation is a process of international cooperation between States whereby the executing country, at the request of another issuing one, grants to the latter the return of a person to face prosecution and stand trial.

In those cases where the offence for which the extradition for accusation is required is punished or punishable with the death penalty in the original State, Italian courts can authorize it only on the basis of an irrevocable and final decision of the judicial authorities of the issuing country. In those cases, diplomatic assurances won’t be sufficient. The approach of the Italian legal system results in a very protective one, in contrast with the prevailing trend of other European countries, where diplomatic assurances in case of extradition for accusation and possible death penalty can be usually accepted.

L’estradizione cognitiva è un processo di cooperazione giudiziaria internazionale tra Stati consistente nella consegna, da parte dello Stato richiesto, di un individuo che si trova nel suo territorio, previa apposita domanda dello Stato richiedente, affinché lo stesso venga ivi sottoposto a processo.

Nei casi in cui il reato, in ragion del quale è richiesta l’estradizione cognitiva, sia punito o punibile, nello Stato richiedente, con la pena capitale, il giudice italiano potrà autorizzarla solo a seguito di una decisione irrevocabile dell’autorità giudiziaria del richiedente, non essendo sufficienti garanzie rilasciate da altra Autorità. Quest’impostazione dell’ordinamento italiano risulta particolarmente garantistica, in controtendenza rispetto alla generale accettazione dell’istituto nel contesto europeo.