Muslim ban: nuove modifiche al provvedimento
L’ 11 settembre 2017 la Corte Suprema degli Stati Uniti ha ribaltato un altro pronunciamento della Corte d’Appello Federale del nono Distretto che indeboliva il testo del muslim ban emesso dal Presidente Trump.
Tale atto, teso a limitare la permanenza nel Paese ai cittadini di sei Nazioni quali Somalia, Sudan, Iran, Siria, Yemen e Libia, a maggioranza musulmana, è stato oggetto sin dalla sua nascita di proteste e atti tesi al suo ritiro.
Dunque, con la presa di posizione della Suprema Corte statunitense dell’11 settembre, il bando è così confermato per i rifugiati che avevano già superato i controlli e aspettavano di essere ricollocati negli USA. Sono esclusi coloro che abbiano legami familiari nel Paese. I profughi, in attesa di entrare nel Paese, erano 24.000.
L’iter storico-procedurale del provvedimento del Presidente USA, Donald Trump, è stato fortemente osteggiato sin dalla sua nascita, 27 gennaio 2017, giudici statali e Corti d’Appello federali bloccano l’ordine ed il travel ban è sospeso. Il 6 marzo 2017 esso è aggiornato con l’ordine 13780, le Nazioni della lista da 7 divengono 6. Ancora una volta un Giudice della Corte distrettuale delle Hawai blocca il travel ban poche ore prima che possa entrare in vigore; così il 26 giugno 2017 la Corte Suprema rimuove nuovamente la sospensione in attesa della sentenza definitiva che arriverà dopo l’udienza di ottobre.
https://www.agi.it/estero/trump_travel_muslim_ban-2158718/news/2017-09-16/